Angeli, Bartolomeo
Viaggio di Terra Santa dell’abate Bartolommeo [sic] Angeli nobile di Conegliano
Diviso in tre racconti. Nel primo si racconta il viaggio da Venezia a Gerusalemme. Nel secondo la Giudea, sue città e santuari. Nel terzo il ritorno da Gerusalemme a Livorno per via d’Egitto. Nuova edizione || In Venezia, MDCCXXXVII. Appresso Modesto Fenzo, Con licenza de’ Superiori e privilegio.
Venezia, Modesto Fenzo, 1737.
8°, pp. [8] 181 [3], §4 A-L8 M4, ill.
Una silografia a c. G1r rappresentante l’edicola del Santo Sepolcro (mm 63x72).
Frontespizio stampato in rosso e in nero.
Edizione rara: non segnalata da SBN, se ne conserva tuttavia un esemplare presso la Biblioteca Marciana di Venezia (C 173C 080). Un altro esemplare si trova a Trento presso la Fondazione Biblioteca San Bernardino (ffC 632) e un altro ancora presso la Biblioteca Albertina della Universitätsbibliothek di Leipzig (Hist.As.319-h).
Repertori bibliografici e cataloghi |
*Alessandro Bassi, Pellegrinaggio storico descrittivo di Terrasanta, 2 volumi, Torino, Areto e Cotta-G. Pelazza e C., 1856-1857, I, Appendice A – Bibliografia Palestina, p. 239; Saggio di bibliografia istriana. Pubblicato a spese di una società patria, Capodistria, dalla tipografia di Giuseppe Tondelli, 1864, n. 91 (in riferimento al capitoletto sull’Istria contenuto a p. 2 dell’edizione del Viaggio di Bartolomeo Angeli); *Tobler p. 126; *Amat p. 492; * Röhricht n. 1371; The Online Catalogue of the Southwestern German Library Network (SWB) http://swb2.bsz-bw.de: PPN 032829442. Tobler, Amat e Röhricht citano solo un’edizione datata 1738: con molta probabilità l’errore deriva da una citazione passiva, operata da Tobler, della segnalazione a sua volta errata data dal Bassi. Tobler inoltre attribuisce la dicitura “unbedeutend” (insignificante) all’edizione sempre basandosi sul Bassi che, infatti, riguardo a questo testo, scriveva: «Angeli abate Bartolomeo volle sciupar anch’egli carta e tempo in un suo Viaggio di T. S., Venezia 1738. Questo fatto solo vi trovai rimarchevole, che al suo tempo un omicida getta di notte il cadavere della sua vittima nel convento latino, poi libera sé da ogni sospetto accusando i poveri frati, i quali la scapolan solo mediante enorme somma di danaro». |
Immagini: coperta, frontespizio, silografie e calcografie |
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20bis. BGTS, ITS SET C.30 |
165x110 mm. Legatura in mezza pelle rossa su piatti in cartone rivestiti in carta marmorizzata; titolo impresso in oro al dorso e tagli spruzzati in blu. Al contropiatto anteriore ex libris della Biblioteca di San Salvatore. Al recto della guardia anteriore precedente segnatura di collocazione manoscritta (B I 17) e timbro rettangolare a inchiostro viola della Biblioteca di S. Salvatore. Al verso della guardia anteriore, riferimento manoscritto a Titus Tobler, Bibliographia geographica Palaestinae zunächst kritische Uebersicht gedruckter und ungedruckter Beschreibungen der Reisen ins Heilige Land, Leipzig, Hirzel, 1867 (C. 1730) e a matita «v. Novis pereg». Al frontespizio (c. §1r) due timbri della Biblioteca di S. Salvatore. Alla c. M3v note manoscritte in arabo datate 1844; più sotto nota di possesso: «fra Serafino da Macerata». Esemplare mutilo della c. M4. Discreto stato di conservazione: danni da tarlo e macchie di umidità. |