Pietr’Antonio da Venzia o.f.m. Ref.,
Guida fedele alla santa città di Gierusalemme, e descrittione di tutta la Terra Santa. Divisa in trentacinque Pellegrinationi, che si pratticano al giorno d’oggi. Con la notitia de luoghi circonvicini, e misteri operati in essa. Col numero delle Indulgenze Plenarie, e di 7 anni, & a quali Chiese, Monasteri, & altri luoghi siano concesse. Et una breve Regola di quanto si deve osservare nel viaggio, con una chiara notitia di quanti miglia vi sono da luogo à luogo, sino alla S. Città. Operetta non men curiosa, che divota, & utile a qualsivoglia persona, che vogli intraprendere una si santa, e meritoria Pellegrinatione, Venezia, Domenico Lovisa, 1704.

 

8°, pp. [16] 429 [19], §8 A-Z8 Aa-Ee8, ill.

Prima edizione del testo; centoventisette silografie di varie dimensioni, alcune anche a piena pagina (100x78 mm, 80x60 mm, 60x80 mm, 30x35 mm, 20x40 mm), con rappresentazioni delle tappe del viaggio e dei Luoghi Santi.

 

Repertori bibliografici e cataloghi

Rignon p. 93; Tobler p. 119; Analecta p. 348; Röhricht n. 1280; Brunelli n. 133; sbn IT\ICCU\VIAE\011115.

 

Immagini: coperta, frontespizio, silografie e calcografie

 

 

 

Esemplare Gerusalemme, Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa, ITS SET C.11

mm 55x100. Esemplare corto in testa e al piede. Legatura novecentesca in pelle, anima cartone. Al dorso si legge in oro: “PIETR’ANTONIO || DI VENETIA || GUIDA FEDELE || (1704)”. Il piatto anteriore è parzialmente staccato dal dorso (nella parte alta), taglio spruzzato in blu. Le carte di guardia provengono da edizioni dei tipografi: Dondey-Dupré (Rue Saint-Louis, 16, au Marais) e Gide et Cie (Rue des Petits-Augustins 5, Parigi, 1847). Ex libris del p. Agustín Arce al risguardo anteriore; mentre al risguardo posteriore ex libris della Biblioteca del Convento di S. Salvatore. Al risguardo anteriore si leggono, al margine superiore esterno, rispettivamente in inchiostro nero e a matita, le vecchie segnature (A I 15; ITS 75). Al recto della carta di guardia anteriore nota di p. Arce: “En 1930 me fué regalado este pre || cioso libro; pero dándome cuenta que perteneció a nuestra biblioteca del || Salvador, lo devuelvo a la misma, despué || de haber hecho imprimir el titulo en || el lomo, pues antes no habia ninguno. || Jerusalem, 28 de diciembre de 1936 || P. Augustin Arce O.F.M || Bibliotecario || 1937 || 15/24”. A c. §1r nella parte inferiore della pagina nota di provenienza di mano ottocentesca: “Biblioteca di S. Salvatore || di Gerusal.”. A c. G1r, di un’altra mano ottocentesca, prove di penna in inchiostro marrone chiaro e trascrizione del titolo del capitolo: “Fonte della Madonna”. A c. B5r timbro rettangolare blu della Biblioteca del Convento di S. Salvatore, ripetuto anche in altre parti del volume, anche in colorazione viola. Al recto della carta di guardia anteriore timbro ellissoidale nero della Biblioteca del Convento di S. Salvatore. A c. Ee7v timbro con numero d’ingresso (01923). Esemplare in discreto stato di conservazione, ma mutilo del fascicolo F e della c. Ee8 (bianca); qualche carta ha dei piccoli strappi o manca di piccole parti del materiale cartaceo ed è stata integrata con carta di apporto.

 

Esemplare Gerusalemme, Biblioteca dello Studium Biblicum Franciscanum, R 2979

mm 155x100. Legatura settecentesca in pergamena semirigida, completamente staccata dal volume. Al dorso si leggono, in inchiostro marrone, il titolo e l’autore dell’opera seguiti da una greca. Al piede consueta etichetta con attuale segnatura di collocazione che copre quella passata. Al risguardo anteriore nota di possesso settecentesca cancellata e illeggibile, la data è 1717. Sempre al risguardo anteriore vecchia segnatura in inchiostro marrone settecentesca: “ii || 4 || 79”. A c. §1r vecchia segnatura a matita cancellata (GB 1105). Al margine esterno di questa carta è stata incollata una striscia di carta con stampato sopra: “Ex libris Bibliotheca Majori PP: Minimorum SS. Trinitatis”. Sempre a questa carta sigillo ellissoidale viola dell’Istituto Biblico Francescano. Al verso della carta di guardia anteriore timbro rettangolare viola dello Studium Biblicum Franciscanum (27.797). A c. §7r sigillo ellissoidale viola della Procura Generale di Terra Santa, ripetuto anche in altre parti del volume. La c. A7 ha subito una bruciatura che ne ha asportato una buona parte, integrata con carta di apporto. Mutilo della c. finale Ee8. Discreto stato di conservazione.

 

Pietr’Antonio da Venezia (1655-1728), francescano della Provincia di S. Antonio di Padova, «Chronologo, ac Religionis nostrae Scriptoris» (così viene ricordato dai confratelli nelle approvazioni censorie ai suoi testi), fu autore di alcune opere che narrano le devote gesta dei francescani, tra queste si ricordano il Leggendario francescano e il Giardino serafico. Con la Guida fedele alla santa città di Gierusalemme l’autore si propone di fornire ai pellegrini un’agile guida che, senza voler competere con opere più dotte già redatte da altri, tenta di aggiornare e correggere le informazioni contenute nel diffusissimo, ma corrotto e ormai datato, testo di Noè Bianco, descrivendo i diversi itinerari praticati tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo dai pellegrini che si recavano ai Luoghi Santi. Prima edizione di quest’opera, soggetta a sole cinque ristampe, di cui l’ultima del 1726, tutte stampate a Venezia per Domenico Lovisa. Nonostante il testo del Noè Bianco venga rivisto e aggiornato, non ci si preoccupa di rinnovare anche l’apparato iconografico: infatti, il disegno dei Luoghi Santi appare identico a quello delle edizioni del Bianco, con un utilizzo di matrici lignee rovinate e consunte.

 

F. Cardini, In Terrasanta, p. 225.