Il corpo umano o breve storia dove [...] si descrivono in compendio tutti gli organi suoi, e i loro principali ufizi, con Giorgio Baglivi, De fibra motrice, et morbosa, Perugia, per i Costantini, 1700

4°, pp. [24] 339 [1], LXXXVIII, [2] carte di tav.; 58 [2]: antip., 1 ritr., 20 ill.

Fascicolatura del testo: +66 A-G⁴ H6 I-S⁴ T6 U-Z⁴ Aa-Tt⁴

Fascicolatura tavole e testo (numerate I-LXXXVIII): ab6 c-dE6 F-K⁴; A-FG6

SBN IT\ICCU\UFIE\003147

mm. 204x147. Legatura settecentesca danneggiata in pergamena rigida su piatto in cartone. Tagli marmorizzati in rosso e giallo. Molti camminamenti da tarlo e gore d’acqua. Sono presenti un’antiporta calcografico e il ritratto dell’autore, entrambi disegnati da Giuseppe Laudati e incisi da Girolamo Frezza. Assenti le cc. b3, b4 e H2, H3. I fascicoli con le tavole sono intercalati al testo.

Alessandro Pascoli (1669-1757) fu medico e filosofo perugino. L’opera che lo rese celebre fu proprio Il corpo umano, pubblicata per la prima volta nel 1700: si tratta di un’esposizione anatomica e fisiologica a fini didattici, che rimase infatti alla base della sua futura attività di insegnamento. Nel Libro primo vengono descritte le parti del corpo umano, nel Libro secondo il loro funzionamento; in fine vi è una sezione dedicata esclusivamente ai muscoli. Anche grazie a questa pubblicazione, il Pascoli riuscì a essere nominato lettore di anatomia alla Sapienza di Roma, ruolo nel quale succedette al Baglivi, la cui lettera De fibra motrice et morbosa era pubblicata in appendice proprio a Il corpo umano. Da questo momento in poi la carriera accademica del Pascoli fu un crescendo che lo portò al raggiungimento della cattedra di medicina pratica nel 1720.

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Alessandro Pascoli owed his success to this work, an anatomical and physiological explanation of human body with a clear pedagogical purpose.