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[read in English]
Chi ha misurato con il cavo della mano le acque del mare
e ha calcolato l’estensione dei cieli con il palmo?
Chi ha misurato con il moggio la polvere della terra,
ha pesato con la stadera le montagne
e i colli con la bilancia?
(Is 40, 12)
Nel novembre 2022 si è tenuta presso il convento di San Salvatore a Gerusalemme la mostra Testimone della Resurrezione. La Basilica del Santo Sepolcro descritta nei libri (sec. XV-XX) della Biblioteca della Custodia di Terra Santa a Gerusalemme, il cui catalogo è on line. Si tratta dell’opera degli studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (e di altri amici) coinvolti nel progetto “Libri ponti di pace” messo in atto dal CRELEB dell’Università Cattolica e da Pro Terra Sancta. Il fine è la valorizzazione del patrimonio della Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa, cioè della raccolta di libri antichi conservati dai francescani a Gerusalemme. Come indica il titolo, si ritiene che intorno a questo materiale (esposto, spiegato, riprodotto) si possa costituire una rete di rapporti culturali e amicali che favorisca conoscenza, rispetto e relazioni tra le diverse comunità che abitano oggi i territori della Terra Santa (divisi tra diverse nazioni ed entità statuali) e in particolare la città di Gerusalemme (si veda la serie dei cataloghi delle mostre organizzate dal 2014 al 2023 nel sito della Biblioteca).
Proprio la mostra sul Santo Sepolcro – che prese spunto dai restauri della pavimentazione della Basilica ora in corso – ha permesso di valutare l’interesse per i libri dedicati alla storia degli antichi edifici costruiti sui luoghi della vita di Gesù. Certo, tali identificazioni possono essere talvolta messe in discussione, ma da un lato si basano quasi sempre su antichissime tradizioni, dall’altro hanno spesso al loro attivo studi archeologici che ne confermano l’autenticità. Tra i vari libri (racconti di pellegrinaggio o resoconti di studiosi) spicca quello del francescano Bernardino Amico, che per primo a fine XVI sec. non solo misurò con criteri scientifici gli edifici sacri, ma ebbe le capacità di riprodurne in prospettiva alzati e sezioni, come un vero architetto moderno: Trattato delle piante et imagini de i sacri edificii di Terra Santa disegnate in Gierusalemme. L’esistenza poi di due diverse edizioni dell’opera (1609 e 1620) rende la storia ancora più avvincente (si vedano le descrizioni presenti in APHL Digital Library. Bibliografia degli itinerari in Terra Santa, progetto biblio-catalografico in fase di ultimazione).
L’opera di Bernardino Amico è al centro di diversi studi recenti che si spera di aver recepito in modo adeguato (li si veda ricordati in bibliografia): preziose sono comunque state sia l’edizione inglese del Trattato curata da Bellarmino Bagatti (Jerusalem, Franciscan Printing Press, 1953 = 1997), sia l’anastatica della seconda edizione del 1620 uscita a Nardò, Fondazione Terra d’Otranto, 2016.
Si spera che questa mostra virtuale sia l’occasione non solo per far conoscere uno dei più eccezionali libri di tema architettonico del Seicento italiano, ma anche per valorizzare l’opera considerevole di uno studioso della Terra Santa.*
Gerusalemme, 2 febbraio 2023, festa della Presentazione di Gesù al Tempio
*Per ragioni di chiarezza, si precisa che nell’edizione 1609 la parte testuale è citata per pagine e quella illustrata secondo il numero delle tavole, mentre nell’edizione 1620 per la parte testuale si cita la successione delle carte secondo la segnatura dei singoli fascicoli (c. B1r, c. Ee2v, etc.) e la parte illustrata è citata secondo il numero delle tavole. Per la versione inglese, quando possibile, si è utilizzata la traduzione di Theophilus Bellorini e Eugene Hoade contenuta nel citato volume curato da p. Bagatti. In alcuni punti ci si è concessi la libertà di modificare leggermente la traduzione.
Qualora nelle didascalie delle foto non fosse segnalata l’opera di provenienza, l’immagine deve essere attribuita al Trattato delle piante di Bernardino Amico. Si indica tra parentesi l’anno dell’edizione di riferimento.