La presenza dei frati dell’ordine minore in Terrasanta è, da secoli, preposta all’importante missione della custodia dei Luoghi Santi legati alla vita di Gesù. Questa vocazione si esplicita, sì attraverso la permanenza fisica nei Luoghi Santi e attraverso la liturgia quotidiana, ma anche per mezzo del patrimonio di documenti e di libri accumulato nel corso del tempo dai frati, patrimonio che si fa testimone della spinta religiosa e culturale che ha definito e rafforzato l’identità dell’ordine in un contesto difficile ed eterogeneo e che parla anche della quotidianità del convento in cui le ore venivano scandite dalle preghiere, dalle processioni ai Luoghi Santi, dal tempo dei pasti e dallo studio.

Con molto probabilità, già nel primo pediodo in cui i Francescani si erano stabiliti in Terrasanta, è possibile ipotizzare l’esistenza di un primitivo nucleo di libri e documenti, ipotesi avvallata anche dalla figura del padre Guglielmo da Rubruck, lettore ad Acri, che attesta quindi la presenza di un centro di studi nella città. Attorno al 1335 venne fondato a Gerusalemme il Convento del Monte Sion, prima sede ufficiale dei Francescani nella Città Santa. Ad attestare con certezza la presenza di una prima biblioteca al Convento del Monte Sion, due note di dono, rinvenute su due testi oggi conservati nella Biblioteca Generale di Terra Santa, del teologo Johann Hennigk de Haynis che dona i due libri ai frati del Convento del Monte Sion nell’anno 1521. Cacciati a forza, nel 1551, i frati si spostarono prima in un edificio adiacente e poi in quella che diverrà la loro sede definiva a Gerusalemme: il nuovo Convento di San Salvatore (allora chiamato della Colonna).

I libri, una volta trasferiti probabilmente a cavallo tra gli anni 1560/61, non si sono più mossi dalle mura del convento e ancora oggi testimoniano una plurisecolare tradizione culturale, teologica, religiosa e di vita vissuta.

L’attestazione dell’esistenza della biblioteca nel nuovo convento si ritrova in una mappa dello stesso, a opera di Elzearius Horn (inizio Settecento) che la colloca sopra il piccolo chiostro annesso alla chiesetta di allora. Verso la fine del secolo XIX secolo, fu costruita la nuova biblioteca (la cosiddetta odierna Sala “Madreperla”) a est dell’attuale sagrestia, in un ampio locale che in precedenza, insieme ad altri, era stato adibito ad abitazione del Patriarca latino della città. Il Discretorio Custodiale, in vista di un ampliamento degli spazi, deciderà poi lo spostamento della biblioteca presso i locali a piano terra del convento, adiacenti alla rampa di scale che sale in chiesa, traferimento eseguito a cavallo degli anni 1975/77.

Qui la biblioteca è rimasta fino a oggi, quando il Discretorio di Terra Santa, su proposta del rev.mo padre Custode Pierbattista Pizzaballa, informato dal padre Bibliotecario Marcello Badalamenti circa la situazione della biblioteca, in un’ottica di ampliamento degli spazi viste le necessità di espansione del fondo, decide di trasferirla nuovamente. Iniziano quindi i lavori di risistemazione dei locali dell’ex ferreria e falegnameria, siti nel primo chiostro a nord dell’ampio complesso di San Salvatore, che spaziano per tutto il lato est del sovrastante Seminario; locali destinati appunto alla nuova sede della Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa. I lavori, terminati a settembre 2012 e coordinati dall’Ufficio Tecnico Custodiale, sono stati seguiti dal trasferimento di tutto il patrimonio librario e dalla sua  sistemazione nei nuovi ambienti.