Il fondo armeno è in parte costituito dai manoscritti prelevati da un precedente fondo a stampa armeno, nel quale erano confusi. Si noti per antichità ARM. 1 (probabilmente secentesco), con testi di tipo liturgico, che conserva come carta di guardia un prezioso frammento pergamenaceo bizantino (descritto all’interno della scheda), e per particolarità ARM. 2, una traduzione settecentesca dall’italiano; sono degni di attenzione parimenti ARM. 4, ARM. 5, ARM. 7, ARM. 8, ARM. 9, ARM. 10 e ARM. 11, scritti in alfabeto armeno ma in lingua turca (si ricordi anche ARB 99, in turco ma in caratteri arabi). I codici da ARM. 8 ad ARM. 13 provengono dall’Archivio Custodiale, dove sono stati conservati fino ad inizio 2014.