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Bibliografia degli itinerari in Terra Santa
a cura di Fabrizio Fossati e Marco Callegari
L’attrazione per ciò che è ignoto e, di conseguenza, per il viaggio e la conoscenza è una dimensione essenziale della natura umana. Una specificità particolare ha però il viaggio il cui termine ultimo è l’incontro con il sacro: il pellegrinaggio. Pratica comune a diverse religioni, il pellegrinaggio è fenomeno estremamente complesso, in cui confluiscono una gran varietà di fattori: dalla diversità delle motivazioni che spingono il pellegrino a mettersi in viaggio, alla varietà stessa della modalità del cammino, nei secoli migliaia di uomini di fedi e culture diverse hanno compiuto il proprio iter verso luoghi sacri differenti, ma sempre connotati dalla presenza di una manifestazione del divino.[1] Meta privilegiata di pellegrinaggio fu, ed è tutt’ora, la Terra Santa: qui, secondo la tradizione giudaico-cristiana, Dio si è manifestato all’uomo.
L’esperienza del pellegrinaggio spinse alcuni pellegrini a voler raccontare in forma scritta quanto vissuto; a partire dal IV secolo, infatti, quello dei diari di pellegrinaggio (Itinera ad loca sancta) inizia a costituirsi come un genere letterario proprio, che riunisce in realtà tipologie testuali molto differenti tra loro, sempre tuttavia accomunate dal tema centrale del viaggio e della descrizione dei Luoghi Santi. La produzione del genere, sia manoscritta che a stampa, fu nei secoli estremamente vasta: alcune redazioni manoscritte (su tutti, per esempio, il Libro d’Oltramare del francescano Niccolò da Poggibonsi)[2] ebbero ampia circolazione e divennero modelli per altri testi.[3] L’avvento della stampa portò alla consacrazione del genere, sancendone il successo.[4]
I due più importanti strumenti per lo studio sulla letteratura di viaggio e pellegrinaggio in Medio Oriente videro la luce entrambi nella seconda metà del XIX secolo. Nel 1867 Titus Tobler (1806-1877) pubblicò la sua Bibliographia geographica Palaestinae;[5] 23 anni più tardi, nel 1890, usciva la Bibliotheca geographica Palaestinae di Reinhold Röhricht (1842-1905).[6] Le due opere, redatte in tedesco, si proponevano di ricostruire la storia della letteratura di viaggio in Medio Oriente: organizzati secondo l’ordine cronologico della data di pellegrinaggio, i due repertori elencano i nomi dei pellegrini-autori, segnalando ogni esemplare manoscritto noto e le edizioni conosciute del testo. Pur concepiti secondo criteri storici piuttosto che bibliografici, i lavori di Tobler e Röhricht rimangono ancora oggi strumenti imprescindibili per lo studio di materiale librario antico (manoscritto e a stampa) del genere.
L’interesse e l’importanza della letteratura di viaggio in Medio Oriente è notevole: essa è infatti una fonte inesauribile di notizie storiche sui Luoghi Santi, sulle pratiche di viaggio e sulle culture orientali; altre interessanti prospettive di studio e ricerca possono essere le indagini sulla fortuna editoriale di singole opere, oppure ancora quelle sugli apparati iconografici che accompagnano il testo. I due citati repertori di Tobler e Röhricht, pur costituendo una base ancora oggi imprescindibile, furono compilati oltre un secolo fa; inoltre, come detto, essi furono redatti secondo una logica prettamente storica, piuttosto che bibliografica. Da qui la necessità di realizzarne un censimento aggiornato e bibliograficamente accurato, mirante a identificare e descrivere le singole edizioni (prospettiva che, nel lavoro dei due compilatori ottocenteschi, era per forza di cose secondaria). La Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa conserva una discreta collezione di Itinerari di Terra Santa, il cui fondo antico è stato interamente catalogato dal dott. Alessandro Tedesco:[7] https://bibliothecaterraesanctae.org/descrizione-catalogo-itinera-ad-loca-sancta.html. La raccolta è importante per diversi motivi: non solo per la preziosità del materiale, ma anche per la sua presenza proprio in Gerusalemme; significativo poi è il fatto che essa sia custodita tra le mura del convento francescano di S. Salvatore, proprio dai frati minori che, da molti secoli e ancora oggi, hanno tra i loro compiti proprio quello di guidare i pellegrini venuti a visitare i Luoghi Santi. La presenza di un tale significativo nucleo librario giustifica e spinge alla creazione di strumenti complementari e alla prosecuzione della valorizzazione di questo importante materiale. Nasce così il progetto Ancient Pilgrimage in Holy Land Digital Library.
Ancient Pilgrimage in Holy Land Digital Library: il progetto
Accanto al già significativo nucleo di edizioni antiche conservate tra gli scaffali dalla Biblioteca, l’OPAC accoglie notizie relative a edizioni possedute solo virtualmente. Ancient Pilgrimage in Holy Land Digital Library, infatti, vuole censire tutte le edizioni a stampa (secoli XV-XVIII) di Itinerari di Terra Santa, fornendo descrizioni bibliografiche accurate, accompagnate - ogni qual volta possibile - da riproduzioni digitali (open access) di copie conservate in importanti biblioteche europee. In APHL Digital Library, dunque, non sono descritte copie realmente possedute dalla biblioteca: i records, descrivono in maniera accurata le edizioni, fornendo tutti i dati necessari all’identificazione; da questo punto di vista APHL è una bibliografia dedicata alla edizioni a stampa (tra il XV e il XVIII secolo) di itinerari in Terra Santa che integra e corregge i citati Tobler e Röhricht; tuttavia molti records includono links a riproduzioni digitali (relativi a copie appartenenti ad altre biblioteche): questo rende APHL anche una Digital Library, in quanto di fatto la biblioteca rende disponibile alla consultazione, anche se solo in forma digitale, la copia di un libro. In ogni caso questo rende l’OPAC della Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa il più grande centro di informazione a livello mondiale per la letteratura di viaggio a stampa in Medio Oriente.
Ancient Pilgrimage in Holy Land Digital Library: contenuto
La base di partenza per la ricerca delle edizioni da inserire in APHL Digital Library è costituita dai due già citati fondamentali repertori: Bibliographia geographica Palaestinae di Titus Tobler e Bibliotheca geographica Palaestinae di Reinhold Röhricht. Tutte le edizioni elencate dai due compilatori (le cui descrizioni sono spesso estremamente scarne) sono verificate in repertori e risorse bibliografiche dedicate al libro antico. Si veda la bibliografia allegata che è in costante aggiornamento.
Ancient Pilgrimage in Holy Land Digital Library: struttura delle schede
A ogni edizione è dedicata una scheda descrittiva: oltre a titolo, autore, altre indicazioni di autorità (eventuali altri contributori, editori, stampatori) e dati tipografici, sono indicate: la paginazione o cartulazione, il formato bibliologico e la fascicolatura; seguono eventuali note (in cui si segnalano, per esempio, incertezze nell’attribuzione dell’edizione a un dato stampatore, oppure l’impossibilità a reperire dati su un’edizione segnalata nei repertori) e i riferimenti bibliografici; compare infine l’eventuale link a una (o anche a più di una) riproduzione digitale dell’edizione, conservata in una altra biblioteca (ma liberamente fruibile online).
[1] Per una introduzione al tema del pellegrinaggio si veda Alessandro Tedesco, Itinera ad Loca Sancta. I libri di viaggio delle Biblioteche Francescane di Gerusalemme. Catalogo delle edizioni dei secoli XV-XVIII, Milano, ETS, 2017, pp. XXV-XXVI, con l’ampia bibliografia indicata.
[2] Niccolò da Poggibonsi, Libro d’Oltramare, a cura di Alberto Bacchi della Lega, Bologna, presso Gaetano Romagnoli, 1881; l’edizione è stata digitalizzata ed è dunque liberamente disponibile online: https://archive.org/details/librodoltramare00legagoog (vol. 1) e https://archive.org/details/librodoltramare01legagoog (vol. 2); (si veda anche l’edizione annotata e riveduta da Bellarmino Bagatti o.f.m, Jerusalem, Franciscan Printing Press, 1996).
[3] Ma lo stesso Niccolò da Poggibonsi avrebbe attinto, nella descrizione dei Luoghi Santi, a materiale probabilmente redatto dai francescani di Terra Santa del convento del Monte Sion; si veda a tal proposito Michele Campopiano, Tradizione e compilazione di testi sulla Terra Santa proveniente dal convento francescano del Monte Sion (fine del XIV secolo), «Revue d’histoire des textes», VI, 2011, pp. 329-359.
[4] A. Tedesco, Itinera ad Loca Sancta, pp. XXVI-XXXVI.
[5] Titus Tobler, Bibliographia geographica Palaestinae zunächst kritische Uebersicht gedruckter und ungedruckter Beschreibungen der Reisen ins Heilige Land, Leipzig, Hirzel, 1867; liberamente disponibile online alla pagina https://archive.org/details/BibliographiaGeographicaPalestinae.
[6] Reinhold Röhricht, Bibliotheca geographica Palaestinae chronologisches verzeichniss der auf die geographie des Heiligen Landes bezuglichen literatur von 333 bis 1878 und versuch einer cartographie, Berlin, Reuther, 1890; liberamente disponibile online: https://archive.org/details/bibliothecageogr00rhuoft
[7] Una versione del catalogo è disponibile anche a stampa: A. Tedesco, Itinera ad Loca Sancta. Le schede della versione online, oltre alla descrizione dell’edizione e dell’esemplare, comprendono la riproduzione digitale dell’intero apparato illustrativo venendo a costituire forse il maggiore repertorio iconografico ad hoc liberamente disponibile sul web.
Scopri anche St. Francis Ways, network che valorizza itinerari francescani, non solo fisici ma anche culturali.
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A Bibliography of Travels to the Holy Land
edited by Fabrizio Fossati and Marco Callegari
The attraction of the unknown and, consequently, of the journey and knowledge, is a natural dimension of the human being. And when the journey is a pilgrimage – a way to reach God – it becomes particularly important. A widespread practice of many religions, the pilgrimage is a complicated event, for a number of reasons: down the centuries, thousands upon thousands of people with different faiths and different cultures, embarked upon such a journey impelled by various motivations, but all aiming to find evidence of the divine.[1] The Holy Land, where the God appeared to the man – according to the Judeo-Christian tradition – is the favorite destination for pilgrimages of all times.
After experiencing this journey, many pilgrims felt the need to write about their pilgrimage; since the IV century, these travel journals (Itinera ad loca sancta) became a literary genre: different types of text linked by a common theme, the description of the journey and the Holy Places. Through the centuries, the production of such a genre has been immense both in manuscript form as well as in the form of the printed book: some handwritten drafts (the most famous was the one called Libro d’Oltremare by the Franciscan friar Niccolò da Poggibonsi, )[2] even became models for new accounts.[3] The arrival of the printing press consecrated the genre giving it a permnant public appeal.[4]
Two of the most important tools for studying religious journeys in the Middle East were written in the second half of the XIX century. In 1867 Titus Tobler (1806-1877) published the Bibliographia geographica Palaestinae[5]and 23 years later, in 1890, appeared the Bibliotheca geographica Palaestinae,[6] the work of Reinhold Röricht (1842-1905). These two books tell the history of middle-eastern journeys in a chronological order by provding a list of the names of the pilgrims/authors and known manuscripts/editions of the text. Tobler and Röricht works are still today essential tools for the study of this kind of early book material, (both manuscript and printed), even if conceived according to historical rather than bibliographical criteria.
The interest and importance of travel literature in the Middle East is noteworthy because it is an inexhaustible source of historical information on Holy Places, on travel practices and on oriental cultures. Investigations on the publishing fortune of single works or investigations on the iconographic embellishments which accompany the texts can be considered as interesting perspectives of study and research. While remaining important, the two works of Tobler and Röricht were compiled over a century ago according to an historical and non-bibliographic logic. That is why it has been necessary to create a new, updated, bibliographically accurate census, which also identifies and describes individual editions (a matter esentially of secondary interest to the two nineteenth-century compilers).
The oldest section of the collection of Itinera ad Loca Sancta owned by the General Library of the Custody of Holy Land has been studied and cataloged by Alessandro Tedesco PhD:[7] https://bibliothecaterraesanctae.org/descrizione-catalogo-itinera-ad-loca-sancta.html. In addition to the value of the material, this collection is also important because it is all gathered together in the Monastery of Saint Saviour owned by the Franciscans, the very people who for centuries have guided the pilgrims as they visit the Holy Places. The existence of such a focused collection justifies and promotes the creaton of complementary research tools to develop such important material: hence the creation of the Ancient Pilgrimage in the Holy Land Digital Library.
Ancient Pilgrimage in Holy Land Digital Library: the project
The OPAC collects both the early editions preserved in the Library and the virtual ones. The goal of the Ancient Pilgrimage in Holy Land Digital Library is to create a census of all the printed editions (XV-XVIII century) of Itinera ad Loca Sancta, with accurate bibliographical descriptions and –where possible – digital reproductions (open access) of copies held in important European libraries. The APHL Digital Library will provide records accurately describing the copies, providing all the data needed for their identification. Thus APHL completes and improves upon the works of Tobler and Röricht. With its many links to digital copies, APHL is a fully-fledged Digital Library: a lot of books are available, even if sometimes just digitally. The General Library of the Custody of Holy Land OPAC is the world's largest information center for printed travel literature in the Middle East.
Ancient Pilgrimage in Holy Land Digital Library: contents
Tobler’s Bibliographia geographica Palaestinae and Röricht’s Bibliotheca geographica Palaestinae, have been a fundamental starting point, suggesting the works to be included in the APHL Digital Library. All the copies listed are checked in reference works and bibliographic resources dedicated to the early book. See the attached bibliography, constantly updated.
Ancient Pilgrimage in Holy Land Digital Library: records’ structure
Every item has its own cataloging data: title, author, printer, pagination, size/format, signature of quires, possible notes (for example, when the publisher or the data reported in the reference works are uncertain), bibliographic references; and when possible, a link to one (or more) digital copy of the book (freely available online) from other libraries.
[1] For an introductions to the topic of pilgrimage see Alessandro Tedesco, Itinera ad Loca Sancta. I libri di viaggio delle Biblioteche Francescane di Gerusalemme. Catalogo delle edizioni dei secoli XV-XVIII, Milano, ETS, 2017, pp. XXV-XXVI , with the indicated references.
[2] Niccolò da Poggibonsi, Libro d’Oltramare, a cura di Alberto Bacchi della Lega, Bologna, presso Gaetano Romagnoli, 1881; the edition has been digitized and it’s now freely available online: https://archive.org/details/librodoltramare00legagoog (vol. 1) and https://archive.org/details/librodoltramare01legagoog (vol. 2); see also the edition by Bellarmino Bagatti o.f.m, Jerusalem, Franciscan Printing Press, 1996).
[3] Niccolò da Poggibonsi himself used as an example for his description of the Holy Places material probably written by the Franciscans of the Holy Land in the convent of Mount Zion. About this topic see Michele Campopiano, Tradizione e compilazione di testi sulla Terra Santa proveniente dal convento francescano del Monte Sion (fine del XIV secolo), «Revue d’histoire des textes», VI, 2011, pp. 329-359.
[4] A. Tedesco, Itinera ad Loca Sancta, pp. XXVI-XXXVI.
[5] Titus Tobler, Bibliographia geographica Palaestinae zunächst kritische Uebersicht gedruckter und ungedruckter Beschreibungen der Reisen ins Heilige Land, Leipzig, Hirzel, 1867; freely available online on page https://archive.org/details/BibliographiaGeographicaPalestinae.
[6] Reinhold Röhricht, Bibliotheca geographica Palaestinae chronologisches verzeichniss der auf die geographie des Heiligen Landes bezuglichen literatur von 333 bis 1878 und versuch einer cartographie, Berlin, Reuther, 1890; freely available online: https://archive.org/details/bibliothecageogr00rhuoft
[7] See the printed version of the catalogue: A. Tedesco, Itinera ad Loca Sancta; Online records include the digital reproductions of book illustrations: this may be the largest specific repertoire freely available online.
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Bibliografia / Bibliography
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Accurti (1936)= Tommaso Accurti, Aliae editiones saeculi XV pleraeque nondum descriptae. Annotationes ad opus cui titulus ‘Gesamtkatalog der Wiegendrucke’ voll. 1-4, Florentiae, Ex Tip. Giuntina, 1936.
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R Suppl.= Dietrich Reichling, Appendices ad Hainii-Copingeri repertorium bibliographicum additiones emendationes Supplement, Milano, Gorlich, 1953 (Reprinted from:Monachii, sumptibus Iac. Rosenthal Librarii antiquarii, 1905-1911) [See also: CR, HCR, HR, R]
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