Scorci dalla Terra Santa

Mostra fotografica con gli scatti della fotografa e amica Neva Gasparo

 

a cura di Lorenzo Abeni e Martina Mineri

 

[#0] Introduzione

[#1] Panorami

[#2] Architettura

[#3] Volti

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In un percorso in cui il punto di vista diviene progressivamente più ristretto e più dettagliato, passando da una sezione all’altra, nel primo gruppo di fotografie inauguriamo una  prospettiva maggiormente ampia: Gerusalemme e i luoghi limitrofi sono visti con un occhio che spazia sull’orizzonte, in cui i profili dei tetti, il cielo e la forma delle nuvole sono protagonisti: è un primo approccio delicato alla città, che qui viene presentata indugiando sul senso di trasporto che induce nel visitatore, su quella percezione di armonia che pervade la visione al di là dei dettagli. Ma questo non esaurisce il messaggio, anzi ne anticipa la ricchezza: le immagini accennano alla pluralità di provocazioni che Gerusalemme porta con sé e già qui si intuisce il brulicare della folla nelle strade sottostanti, i contrasti e le diversità che costituiscono anch’essi l’essenza della Città Santa.

 

Scorci dalla Terra Santa

Mostra fotografica con gli scatti della fotografa e amica Neva Gasparo

 

a cura di Lorenzo Abeni e Martina Mineri

 

[#0] Introduzione

[#1] Panorami

[#2] Architettura

[#3] Volti

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Al secondo livello di prospettiva, iniziamo a restringere il punto di vista. Proponiamo qui una passeggiata per le vie della Città Vecchia e i luoghi immediatamente vicini, con alcune interpolazioni di altri luoghi pervasi dalla stessa atmosfera in cui antico e moderno convivono, come le immagini di Acri e Cesarea. In questi scatti dominano le strade, la concretezza solida dei muri e della pietra, la volontà di far emergere appieno la realtà della città, svelandone gli angoli. L’imponenza delle strutture e il monocromatismo diffuso si accompagnano a stralci più accesi e colorati: vegetazione, merci, indumenti e decorazioni. Questi elementi sono la modernità e l’incombenza della vita quotidiana che si mescolano alla storia millenaria del luogo, solo sfiorandolo e dandone una veste legata al momento contingente, senza intaccarne la durevolezza, il valore profondo capace di resistere al susseguirsi dei cambiamenti. Ci vengono presentate di spalle, in lontananza o poco definite, alcune figure umane, che animano questi luoghi. Ma qui l’attenzione non vuole essere posta su chi abita la città e la fa propria, ma sulla città in sé, i suoi edifici, le sue strade battute da innumerevoli passi, i suoi vicoli e cortili.

 

Scorci dalla Terra Santa

Mostra fotografica con gli scatti della fotografa e amica Neva Gasparo

 

a cura di Lorenzo Abeni e Martina Mineri

 

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[#1] Panorami

[#2] Architettura

[#3 Volti]

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La terza parte della mostra è anche la più ampia, per rispetto alla vocazione stessa di Neva, che amava fotografare, più di ogni altro soggetto, persone vere intente alle loro occupazioni, sulle quali l’obiettivo della fotocamera si sofferma pochi attimi senza disturbare e senza influire su ciò che sta accadendo. Troviamo raccolti qui esempi di eventi ordinari, non c’è grandiosità né spettacolarizzazione. Si tratta spesse volte di scatti rubati in cui, grazie alla bravura dell’autrice, il soggetto non si accorge di essere stato fotografato. Questa spontaneità è alla base del senso di naturalezza che emanano le istantanee, stralci che sono stati sottratti allo scorrere del tempo e cristallizzati per permetterci di apprezzarli. Indistintamente vediamo una rassegna di persone di credenze, culture e condizioni diverse: uomini, donne, giovani, anziani, laici, consacrati, musulmani, ebrei, cristiani, ma tutte accomunate in senso positivo dalle medesima pienezza nello sguardo e nei gesti, e anche dalla medesima fragilità. Qui sta la grandezza di Gerusalemme, e forse il suo mistero, nella capacità di unire individui di tutto il mondo in un unico luogo, mentre con determinazione continua cercano di soddisfare un anelito di senso essenziale all’animo umano, al di là delle differenze date dalla storia del proprio popolo o dalla storia personale. In questo modo la ricerca del singolo diviene quella di ognuno e si fa universale. Queste fotografie vogliono essere la dimostrazione che la convivenza nel rispetto e nella collaborazione reciproca è possibile.

 

Scorci dalla Terra Santa

Mostra fotografica con gli scatti della fotografa e amica Neva Gasparo

 

a cura di Lorenzo Abeni e Martina Mineri

 

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[#1] Panorami

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[#3] Volti

 

Neva per le strade della Città Vecchia di Gerusalemme, settembre 2015.

Copyright® Francesca Di Palma 

 

«[…] Io credo nell'amicizia, nella fedeltà, nel sostegno reciproco, nella coerenza, nella libertà, nel coraggio. Non potrei vivere senza amare il mio prossimo, senza cercare di capire, senza guardarmi attorno, ho sempre fatto scelte che non hanno tenuto conto del denaro, non ho mai cercato riconoscimenti […]».

(Neva Gasparo, Agosto 2017)

 

Macchina fotografica in mano e occhi curiosi. Così ricordiamo Neva passeggiare per le vie di Gerusalemme. Con i suoi scatti è riuscita a catturare l’anima della città e del territorio israelo-palestinese.

Neva Gasparo (1951-2020), triestina, iniziò la sua carriera di fotografa negli anni Settanta collaborando con Franco Basaglia, impegnato nella riforma dell’Ospedale Psichiatrico di Trieste. Nel corso della sua lunga esperienza si è specializzata in riproduzione d’arte, architettura industriale, aree dismesse e reportage sociali. Neva ha collaborato con il Terra Sancta Museum presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme per molti anni, portando a termine importanti campagne fotografiche. E proprio grazie a questa collaborazione ha potuto vivere Gerusalemme e i territori circostanti in anni e stagioni differenti. Ogni volta con uno spirito e una compagnia diversi, ma sempre con la voglia di immortalare una realtà così straordinaria. I suoi numerosi viaggi le hanno permesso di conoscere a fondo il mondo israeliano e palestinese e di fotografarne gli istanti di vita.

Abbiamo selezionato un piccolo numero di scatti, realizzati da Neva proprio in Terra Santa, per ricordarla attraverso quella che era la sua più grande passione, la fotografia appunto. La selezione non è stata semplice, perché tantissimo era il materiale a nostra disposizione. Si è però scelto di procedere seguendo tre linee a lei care: i panorami (quante volte si è affacciata all’alba dalla terrazza di Maria Bambina, al centro del quartiere cristiano di Gerusalemme, per immortalare una città ancora addormentata), gli scorci architettonici e i volti amici o sconosciuti. E proprio gli amici di Neva e le persone che di lei hanno solo sentito parlare, hanno partecipato a questo progetto con la stesura dei commenti che accompagnano le foto. Di ogni fotografia sono indicati data, ora e luogo di scatto, per permettere allo spettatore di immedesimarsi ancora di più nel soggetto rappresentato.

Questa mostra è nata all’interno del progetto “Libri ponti di pace” come gesto di riconoscenza: vogliamo ringraziare Neva per l’aiuto e l’amicizia che ha offerto con costanza, gioia e disponibilità alla Custodia di Terra Santa, al Terra Sancta Museum presso lo Studium Biblicum  Franciscanum e alla Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa.

Chi l’ha conosciuta non può essersi dimenticato del suo atteggiamento schietto, della sua abilità in cucina e, soprattutto, della sua generosità. Sempre pronta ad aiutare e a tendere la mano. E ancora oggi, con le sue fotografie, ci prende per mano e ci accompagna per le strade di Gerusalemme.

Un ringraziamento sincero va a Federico, il nipote di Neva, che con grande gentilezza si è mostrato subito d’accordo con il nostro progetto e ci ha concesso il suo permesso alla pubblicazione delle fotografie in questa occasione. Ringraziamo per il supporto e la grande disponibilità il direttore della biblioteca custodiale p. Lionel Goh e il professore Edoardo Barbieri, con il quale è nata l’idea di ricordare l’amica Neva attraverso le fotografie di Terra Santa. Un grande grazie a Maria Francesca Catelli, che ha lavorato insieme a noi con passione e impegno. Ringraziamo per il prezioso aiuto Alessandro Tedesco, Francesca di Palma e Giovanni Malaspina. E infine, grazie a tutti gli amici che, con i loro pensieri e le loro riflessioni, hanno voluto ricordare con noi Neva: Alessandra Alabiso, Edoardo Barbieri, Camilla Cantore, Maria Francesca Catelli, Marco Junio Coccari, Marco Callegari, Francesca Di Palma, Margherita Fabbri, Veronica Malara, Giovanni Malaspina, Martina Molino, Rosaria Patanè, Nicola Pensa, Valeria Pesce, Alessandra Restagno, Luca Rivali, Pierfilippo Saviotti, Noemi Taborelli.

Album di Terra Santa (Milano 1893)

Una mostra virtuale tra le antiche immagini della presenza francescana nel Vicino Oriente

 

a cura di Giulia Ascione – Ludovica Bergeretti – Pietro Putignano

 

Testi in italiano, inglese, francese e tedesco

Gerusalemme

Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa

2019